Da quando è tornato all'attività agonistica Lance Armstrong comunica quasi esclusivamente con twitter e video lasciati sul sito della sua fondazione "Livestrong".
Ovviamente i giornalisti si sono innervositi perchè si sono sentiti mettere in disparte. Il texano, udito le loro lamentele, ha detto con ironia: "Benvenuti nel 2009".
Difficile non schierarsi con Armstrong. Il giornalista che chiede "come è stata la partita?", "tappa dura, vero?", "perchè la ferrari non ha vinto?", è un inutile intermediario. Le stesse informazioni le può trovare chiunque da solo.
Il giornalista dovrebbe essere un po' più investigatore. Dovrebbe fare quello che le persone normali non possono fare perchè lontane dagli eventi. Riportare semplicemente le impressioni di un atleta è il compito del microfono, non del giornalista.
L'unica intervista che Armstrong ha rilasciato nel giro, fino ad ora, è a Marco Casartelli, figlio dell'ex campione ollimpico Fabio, ex compagno di squadra di Lance e morto in una discesa durante il tour de France.
Il giorno seguente Lance andò a vincere una tappa memorabile, dedicandola all'amico scoparso.
Davvero notevoli i calzini di Armstrong.
lunedì 25 maggio 2009
Armstrong e la stampa
Pubblicato da Abro alle 08:24
Etichette: Biclicletta, Sport
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