Da qualche tempo noto un certo movimento in rete che ripone fiducia a Ivan Scalfarotto per le prossime elezioni politiche.
In particolare, 50 ricercatori italiani che lavorano nei pressi di Boston, chiedono al PD che Ivan sia candidato e sostenuto dal partito. Il gruppo de iMille raccoglie l'appello e rilancia. A ruota Matteo Bordone nel suo blog personale, conferma la fiducia e la stima nell'amico.
Quali motivazioni alimentano questo accordo di fiducia?
Ivan non ha un programma personale. Non si candida premier come per le primarie dell'Unione del 2006. Condividendo la spinta riformatrice, voluto da Veltroni, ha deciso di dare il suo contributo alla nascita del nuovo movimento, ed è entrato a far parte della Commissione incaricata di redigere lo statuto del partito.
Senza dubbio la sua storia personale, il coraggio dimostrato, il sostegno critico e mai vassallo che fornisce al partito gli attirano fiducia e consensi.
Peccato sia laico e gay.
In Italia ciò è ancora un limite per chi vuole avere ruoli di rappresentanza politica.
lunedì 25 febbraio 2008
Ivan da Mosca
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