lunedì 23 febbraio 2009

Lingue moribonde

L'Unesco usa google map per censire le lingue a rischio estinzione. In realtà i contenuti sono generati dagli utenti e verificati poi dai ricercatori.
E', a mio avviso, significativo che un ente "super partes" usi user generated content per avere le sue informazioni. Alla faccia di coloro che ritengono questo genere di informazioni poco credibili. La polemica delle informazioni su wikipedia, per esempio, è fatto solo per fare sensazionalismo. Se sai cos'è, ovvio che non prendi per oro colato ciò che ci sta scritto. Molto più pericoloso, imho, quando la treccani.
Secondo l'Unesco, in Italia ci sono 4 lingue a rischio estinzione:

- Toitschu, parlato da 200 persone nel villaggio di Issime nella val d'Aosta
- Croato molisano, parlato da 5 mila persone nel molisano e da alcuni emigrati in Australia
- Griko, parlato da 20 mila salentini
- Gardiol, un dialetto piemontese della calabria, derivato dal provenzale alpino. Sono rimasti in 340 a capirlo

I luoghi dove si concentra la maggior parte delle lingue estinte è l'america nord occidentale e centrale, l'area caucasica, e le isole polinesiane.
Dalle nostre parti si è estinta la lingua dalmata, altre sono andate perse nella manica e nella Bran Bretagna e nel Marocco. In generale sono luoghi di confine, e quindi, di guerra ed invasione.

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