Domenica, dopo che Gebrsilassie non è riuscito a battere il suo record mondiale, qualcuno gli ha chiesto se smetterà di provarci:
"Ma dai! questa non è una domanda seria. Non starò a casa a dormire! Voglio sia migliorare il mio record che vincere l'oro alle olimpiadi di Londra nel 2012".
Considerando che allora sarà sulla soglia dei 40 anni, c'è da restare ammirati.
Riguardo la gara, ha analizzato con lucidità ciò che è accaduto. Non c'entra molto il fatto che non ci fossero più lepri, piuttosto il caldo e la concentrazione che se n'è andata via: "La mia testa ha detto al mio corpo che stava diventando troppo difficile. Mi sentivo come se corressi in un territorio sconosciuto".
Saputo, poi, dell'ottima prova del Kenyano Kiprop, che inizialmente era rimasto nel gruppo inseguitore per poi avvicinarsi moltissimo a Gebre nel finale fino a giungere secondo a 56", l'etiope gli ha detto: "E' un peccato, avresti dovuto correre con me!".
il report dettagliato della IAAF
martedì 22 settembre 2009
Idee chiare
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