Noto con soddisfazione che sembra che il 2008 sarà l'ultimo anno per l'ombralonga a Treviso. La manifestazione che nacque diversi anni fa in maniera del tutto spontanea come un baccanale alcolico stile oktober fest, negli anni ha richiamato in numero sempre maggiore "turisti" da tutta italia, attratti dal clima di completo delirio.
Si è tentato di trasformarla in una manifestazione enogastronomica, che valorizzasse i prodotti della terra trevigiana, ma l'unica cosa per cui riusciva a farsi notare era il vagabondare vergognoso di centinaia di ubriachi, i problemi di sicurezza pubblica e i numerosi interventi medici. Insomma contribuiva a far passare un'immagine di Treviso di cui molti trevigiani si vergognavano, ed escludendo qualche migliaio di turisti "alcolici", potenzialmente poteva allontanare i turisti interessati alla marca, per lo meno in quel fine settimana.
Si è tentata di farla rientrare nei ranghi, come all'oktober fest, ma a Treviso la gente non vuole restare seduta sotto un tendone con gruppi folk. Inoltre non c'è vera e propria tradizione storica. I nonni dei trevigiani non credo la conoscessero.
Per una provincia in cui l'alcolismo è tra le prime cause di morte, non è il caso di autorizzare manifestazioni di questo genere.
Anche Giancarlo Gentilini, il prosindaco sceriffo che è sempre stato un sostenitore della manifestazione, ora lascia la nave prima che affondi del tutto: "L'Ombralonga l'hanno svilita e stuprata. Non ci sarò nemmeno per un passaggio. Io ci andavo per incontrare il mio popolo e i miei giovani."
Prima di mollare la presa, il l'ex sindaco non perde l'occasione di fare una sparata che a sentirla sembra lui l'abbia già iniziata, l'ombralonga:
"Dico ai giovani: non votate più per quei personaggi che si sono sempre opposti alla manifestazione perché non credevano in voi. Vi hanno paragonati ai no-global, ai centri sociali, alla gioventù che vuole distruggere la città. Fate i vostri conti e non votate più per quei personaggi là"
Si è tentato di trasformarla in una manifestazione enogastronomica, che valorizzasse i prodotti della terra trevigiana, ma l'unica cosa per cui riusciva a farsi notare era il vagabondare vergognoso di centinaia di ubriachi, i problemi di sicurezza pubblica e i numerosi interventi medici. Insomma contribuiva a far passare un'immagine di Treviso di cui molti trevigiani si vergognavano, ed escludendo qualche migliaio di turisti "alcolici", potenzialmente poteva allontanare i turisti interessati alla marca, per lo meno in quel fine settimana.
Si è tentata di farla rientrare nei ranghi, come all'oktober fest, ma a Treviso la gente non vuole restare seduta sotto un tendone con gruppi folk. Inoltre non c'è vera e propria tradizione storica. I nonni dei trevigiani non credo la conoscessero.
Per una provincia in cui l'alcolismo è tra le prime cause di morte, non è il caso di autorizzare manifestazioni di questo genere.
Anche Giancarlo Gentilini, il prosindaco sceriffo che è sempre stato un sostenitore della manifestazione, ora lascia la nave prima che affondi del tutto: "L'Ombralonga l'hanno svilita e stuprata. Non ci sarò nemmeno per un passaggio. Io ci andavo per incontrare il mio popolo e i miei giovani."
Prima di mollare la presa, il l'ex sindaco non perde l'occasione di fare una sparata che a sentirla sembra lui l'abbia già iniziata, l'ombralonga:
"Dico ai giovani: non votate più per quei personaggi che si sono sempre opposti alla manifestazione perché non credevano in voi. Vi hanno paragonati ai no-global, ai centri sociali, alla gioventù che vuole distruggere la città. Fate i vostri conti e non votate più per quei personaggi là"
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