Sul sito del Wall Street Journal è comparso un articolo che prova a giustificare la tesi che la mancanza di lavoro possa portare a migliorare i record personali dei corridori amatoriali delle lunghe distanze.
L'ho letto solo perchè mi sembrava un articolo particolarmente idiota per un giornale come il WSJ. Sarebbe come dire: "i disoccupati sono persone più felici perchè possono dedicare più tempo agli hobbies".
L'articolo presenta un titolo e alcune affermazioni particolarmente irrispettose per chi vede un futuro poco roseo davanti a se. L'unica affermazione seria, a mio parere, è che gli studenti che escono dai college, hanno qualche mese in più di inattività rispetto a prima e ciò contribuisce a non far loro perdere le abitudini sportive della vita universitaria.
Per il resto, portare come prova l'aumento di iscrizioni alle competizioni e il miglioramento delle performance in molte categorie mi sembra un tantino azzardato, visto che è una tendenza che si verifica da molto tempo.
Considerando, poi, che il grosso della crisi economica si è verificato all'inizio del 2009, mi sembra un tantino presto tirare le somme già da adesso.
In ogni caso hanno trovato un titolo che cattura e costringe a leggere l'articolo. E io ci sono cascato.
Una cosa è certa: se quelli del Wall Street Journal incontrano per strada una persona che è stata licenziata per colpa di questa crisi, dovranno correre molto forte ...
mercoledì 8 luglio 2009
WSJ: i disoccupati sono avvantaggiati nelle gare amatoriali
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