Qualche anno fa l'Italia si impegnava gravosamente nel conflitto iraqeno, nonostante non si fosse nelle condizioni economiche per permettersi di esportare democrazia gratis.
Ora i conti sembrano tornare:
il ministro Scajola sta andando a Bagdad per favorire l'accordo del governo del paese con l'Eni per lo sfruttamento di un immenso bacino di petrolio nei pressi di Nassiriya che a regime dovrebbe vomitare un milione di barili di petrolio al giorno, la maggior parte destinata all'italia.
lunedì 2 marzo 2009
Bastava dirlo subito
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