Esco Energy Srl, una azienda con sede a Potenza, ha presentato in anteprima mondiale all'ottavo Italian Energy Summit il gel fotovoltaico. Si tratta un gel di silicio poco purificato che può essere iniettato tra i doppi vetri delle finestre. Ovviamente è trasparente e influisce minimamente sulla luminosità dell'infisso. Il gel promette di peodurre fino a 100 W per metro quadro.
Non sarebbe per niente male, vista l'economicità del prodotto. Il vantaggio è che non ha bisogno di spazi dedicati e può essere montato su infissi già esistenti. Basta pensare alle finestre soleggiate presenti in qualunque edificio per capire le potenzialità di applicazione.
Una finestra su cui viene applicato il gel dovrà avere due terminali elettrici per la connessione alla rete. La tensione in uscita è tra 2.3 e 3.4 V, quindi non pericolosa.
La maggiore spesa per un impianto fotovoltaico di questo tipo, quindi riguarderebbe l'inverter e gli strumenti necessari a riversare nella rete l'energia prodotta.
Per questo motivo, questa tecnolgia (che dovrebbe andare in produzione da quest'anno), risulta appetibile per il momento solo per chi ha gia un impianto fotovoltaico con i tradizionali pannelli.
L'azienda, per scelta strategica, comunica nel sito che preferisce non usare internet per presentare il gel, preferisce presentarlo di persona con i propri esperti. E' comunque disponibile una presentazione in pdf qui.
L'approccio, sostiene l'azienda, è differente rispetto a quello che le normalmente le e.s.co (Energy Saving COmpany) hanno. Non si tratta, infatti, di prodoti altamente tecnologici (e quindi delicati e costosi), performanti e delicati. Nel caso del gel fotovoltaico, si utilizzano materiali noti ed utilizzati, silicio non particolarmente puro e una tecnologia semplice e solida.
Non sarebbe per niente male, vista l'economicità del prodotto. Il vantaggio è che non ha bisogno di spazi dedicati e può essere montato su infissi già esistenti. Basta pensare alle finestre soleggiate presenti in qualunque edificio per capire le potenzialità di applicazione.
Una finestra su cui viene applicato il gel dovrà avere due terminali elettrici per la connessione alla rete. La tensione in uscita è tra 2.3 e 3.4 V, quindi non pericolosa.
La maggiore spesa per un impianto fotovoltaico di questo tipo, quindi riguarderebbe l'inverter e gli strumenti necessari a riversare nella rete l'energia prodotta.
Per questo motivo, questa tecnolgia (che dovrebbe andare in produzione da quest'anno), risulta appetibile per il momento solo per chi ha gia un impianto fotovoltaico con i tradizionali pannelli.
L'azienda, per scelta strategica, comunica nel sito che preferisce non usare internet per presentare il gel, preferisce presentarlo di persona con i propri esperti. E' comunque disponibile una presentazione in pdf qui.
L'approccio, sostiene l'azienda, è differente rispetto a quello che le normalmente le e.s.co (Energy Saving COmpany) hanno. Non si tratta, infatti, di prodoti altamente tecnologici (e quindi delicati e costosi), performanti e delicati. Nel caso del gel fotovoltaico, si utilizzano materiali noti ed utilizzati, silicio non particolarmente puro e una tecnologia semplice e solida.
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