Il ballo in genere non è mai stato in grado di esercitare attrazione nei miei confronti.
Tuttavia ho sempre guardato con interesse e curiosità i movimenti dei tanghèri quando ne avevo occasione.
Mi son sempre chiesto come il tango fosse riuscito a scucirmi una deroga all'antipatia per i balli.
Ieri pomeriggio, alla mia prima lezione dimostrativa, se proprio non ho avuto una risposta definitiva, per lo meno penso di averla intuita.
Mi son trovato meno a disagio ieri con una platea di una 20ina ci coppie abbastanza esperte e maestri argentini di livello internazionale (così son stati presentati), che nei festini tra amici quando si trattava di ballare "dance-music", quando per rompere il ghiaccio mi servono almeno due birre.
Credo che il tango, più di ogni altro ballo a me conosciuto, sia vicino al mio modo di comunicare, meno scanzonato dei latino-americani, meno allegro e spavaldo del country, meno formale del valzer.
Forse, come per il taglio dei capelli, tutti hanno un ballo che più esprimono la propria personalità.
Ora si tratta di trovare un corso vicino a casa ...
lunedì 3 dicembre 2007
Tango
Pubblicato da Abro alle 16:11
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