venerdì 11 luglio 2008

Unwired

Il blog se ne va in vacanza fino ad Agosto. Fino a tale data non ci sarà nessun nuovo post e nessun commento sarà moderato.

A rileggerci!

L'era del Petabyte

Chris Anderson ancora una volta ha una intuizione brillante e sorprendente. L'autore di "La coda lunga: perchè il futuro del mercato è vendere poco tante cose" questa volta si focalizza sulla scienza.
Riprendendo edge si può sintetizzare la storia recente dell'informazione in questo modo: 60 anni fa i computer resero l'informazione leggibile, 20 anni fa internet la rese raggiungibile, 10 anni fa il primo crawler accumulò l'informazione in un singolo database.
Man mano che la mole di dati trattati dai calcolatori è aumentata, si è passati dal concetto del file, alla cartella, all'armadietto, alla bibblioteca. Ma con un Petabyte di dati si esce dalla analogia con l'organizzazione dell'informazione. La si può paragonare ad una nuvola.

Anderson, da anni alla guida di wired, prevede la fine del metodo scientifico così come inteso oggi. Alla scala del petabyte l'informazione non può più essere trattata in maniera tassonomica, ordinata, ad albero. Deve essere vista nella sua globalità, come un oggetto matematico che crea il contesto.

Articolo dal sapore profetico, assolutamente da leggere per chi è interessato alla scienza e al futuro.

mercoledì 9 luglio 2008

Il patrimonio cresce

Le foto dei nuovi siti proclamati dall' UNESCO patrimonio dell'umanità fanno prendere lunghi respiri ...
I siti italiani sono Mantova e Sabbioneta.

martedì 8 luglio 2008

Youth in Action: "Gestione del Conflitto" in Kobuleti, Georgia

Pubblicato un video report della sessione dedicata al "Conflict Management" del programma Europeo Youth in Action.
Si è tenuta a Kobuleti, in Georgia.
[nota: google maps non da nessuna indicazione geografica sulla Georgia ... solo immagini dal satellite]
50 ragazzi, provenienti da 10 nazioni dell'europa (da est a ovest) si sono presentati, confrontati e hanno condiviso un'esperienza molto intensa.


Le immagini e il montaggio sono di Gian.

Morte di un mafioso a Melbourne

Se fosse un film, sembrerebbe banale e scontato. Rosario "Ross" Gangemi, però è un personaggio reale. Dopo la sua morte, per leucemia, avvenuta sabato scorso nei dintorni di Melbourne, la polizia ha permesso la pubblicazione della sua storia, prima secretata.


Rosario Gangemini nacque in Calabria nel 1922. Morto il padre quando aveva 15 anni si trovò alla guida della famiglia. Trasportava sale e farina tra i villaggi calabresi, anche di notte, infaticabilmente. A 19 anni fu arruolato per la Seconda Guerra Mondiale. Passò 2 dei 4 anni di servizio in un campo di concentramento Tedesco.

Il 14 Maggio 1951 emigrò in Australia. Si fece togliere un rene in Italia e nel 1959 tornò in Australia. Fu vice capo mafia, agli ordini di Liborio Benvenuto, che controllava Melbourne e dintorni dagli anni '60 agli '80. Salì in fretta la gerarchia del potere, gestendo per più di 25 anni il racket delle estorsioni nel mercato di frutta e verdura di Melbourne.

Una registrazione nascosta del boss di Camberra, Pasquale "Il Principale" Barbaro, collaboratore di giustizia nel 1989 e assassinato l'anno dopo, rivela che Gangemi era uno dei boss della mafia calabrese di Melbourne. Nel '91 Gangemi era tra i primi 10 mafiosi dello stato di Victoria e l'Australian Bureau of Criminal Intelligence lo inserì tra i primi 30 capi di organizzazioni criminali di tutta Australia.

Quando Liborio Benvenuto seppe di essere sul punto di morire, nominò Giuseppe "Joe" Arena a succederlo come padrino di Melbourne. Morì sei settimane dopo, a 50 anni, per opera di una fazione rivale.
Michele Scriva, associato a Gangemi, commise il primo evento mafioso di Melbourne, pugnalando Giuseppe "Fat Joe" Versace con 91 colpi. Gangemi conosceva anche il padrino della malavita di Melbourne Domenico "il papa" Italiano, la cui morte, nel 1962 iniziò una faida per la successione, che portò all'uccisione, tra il 1963 e il 1964, dei gangster calabresi Vincente Angilletta e Vincenzo Muratore, eventi noti come "omicidi del Victoria Market". Tra gli esperti giunti in Australia per indagare sugli omici, fu invitato dall'Italia anche il commissario Ugo Macera, che produsse un report ancora secretato che indica Gangemi come mandante della morte di Angilletta.

L'Herald Sun è riuscito a vedere il "Report Macera": "l'omicidio di Vincenzo Angilletta è il classico esempio di uccisione decisa dalla mafia".

Durante la sua vita ha affrontato drammi personali come la morte della prima moglie e di Maria, la figlia della sua seconda moglie.
Oltre ad essa, Pasqualina, lascia i figli Sam, Nicholas e Joe.

I commenti dei familiari al funerale hanno un tono diverso.
La nipote Amanda lo descrive come "un eroe a nostri occhi, un uomo come nessun altro. Era come una pianta di salice, forte e pieno di risorse"
Il figlio Nicholas, durante la celebrazione: "era una persona altruista, era un gentiluomo tra gentiluomini, un amico tra amici, un capo tra capi", "era un uomo di valori e principi reali ... il numero di persone presenti quì oggi testimonia il rispetto dovuto e la quantità di bene che ha fatto".

Le informazioni di questo post sono tratte dagli articoli del Sydney Morning Herald
e dell'Herald Sun.

lunedì 7 luglio 2008

Famiglia Cristiana perde la Speranza

La Speranza non era una virtù cardinale?

via ANSA

E poi uno si cerca di non ragionare per stereotipi ...

Mi è capitato di assistere ad una rappresentazione di alcuni gruppi folkloristici. Generalmente non ne sono appassionato.
E' difficile non vedere in queste rappresentazioni i tratti tipici di questi popoli, tanto da alimentare involontariamente gli stereotipi legati ad essi. I Gorets, osseziani, letteralmente "Uomini dei monti" o Highlanders, hanno stupito per forza, destrezza e agilità. Il gruppo Deiningen ha calmato gli animi, e addormentato i bambini con balli (ovviamente) precisi e ordinati. Le ripetizioni delle strofe e dei ritornelli seguono le permutazioni uomo-donna nello scambio delle coppie. La matematica domina.
Infine il gruppo "La Madonnina" di Messina ha presentato il suo repertorio classico, chiassoso e festoso. Se i Russi hanno impressionato il pubblico per la prestanza fisica, la musica del gruppo messinese ha fatto venire i brividi.
Per quella mezz'ora si è ravvivato l'orgoglio italiano inoculatomi probabilmente alla nascita, che le vicende stanno cancellando.

giovedì 3 luglio 2008

Confini vicini

Nel giro di una settimana sono capitati 4 fatti significativi, che messi tutti assieme addensano qualche nube preoccupante riguardo il futuro.

Fatto #1: sono venuto a sapere che una mia compagna di scuola alle elementari dopo vent'anni se ne ritorna in Svezia con tutta la famiglia. Papà italiano, mamma svedese si trasferirono in Italia nell'86 e capitò nella "mia" quarta. Laureata in Psicologia è riuscita a trovare un lavoro dignitoso ed interessante solo a Stoccolma. Fra un po' la raggiungeranno i genitori e il fratello, che a sua volta è stanco di dover lottare contro burocrazia, tempi ed infrastrutture che limitano il suo diritto ad avere una vita "normale" nostante il suo grave handicap.

Fatto #2:
la Spagna vince gli Europei! Dopo anni in cui la nazionale spagnola affondava sistematicamente nei confronti importanti, si è tolta lo stemma di incompiuta del calcio. Nell'economia e nella qualità della vita, è già noto e consolidato che ci ha ampiamente superato. E pensare che la cancellazione del "diritto alla siesta", avvenuta qualche anno fa è stata presa in Italia come un fatto folcloristico. Si sono rimboccati le maniche, altro che folclore!

Fatto #3:
il mio vicino di casa, polacco, da 16 anni in italia, muratore con partita iva, che ad occhio guadagna più di due laureati come me e mia moglie, si prepara a tornare in Polonia per a fine dell'anno. Dice che ormai in Polonia guadagnerebbe lo stesso che in Italia, avrebbe le stesse diavolerie tecnologiche e comodità che trova "nell'occidente moderno" e si sentirebbe più a casa sua, visto che in questi anni l'italia non è riuscito a farlo sentire italiano e a valorizzare uno straniero che lavora duro.
Fatto #4: da quache giorno è arrivato il nuovo quiz-show post TG1. La Botola. La nota fantasia e genialità italiana, per far risollevare i cittadini dopo mezz'ora di bisticci politici, cruente descrizioni di omicidi e terrificanti allarmi per la salute, è riuscita a mettere apunto uno spettacolo in cui dei pagliacci fanno gli scemi coprendosi di ridicolo. E alla fine tutti a ridere quando cadono in piscina ...

Sembra che tutti i problemi dal dopoguerra in poi, rimandati, nascosti, rappezzati alla buona, ora abbiano trovato una strozzatura in cui accumularsi per intasare irreoparabilmente il nostro futuro.
Dobbiamo prepararci ad entrare nella fascia bassa dei paesi sviluppati.
Sembra che tutti i nostri vicini, Croazia compresa, abbiano l'erba più verde.

I-Bufaler

Mirabile articolo di Paolo Attivissimo sulla super bufala dell'I-Doser.
Paolo è un ottimo esempio di come si possa fare dell'ottimo giornalismo (a sfondo per lo più tecnologico) finanziandosi solo con donazioni volontarie e con la pubblicità.
Molti media tradizionali che rimbalzano notizie senza cercare conferme o approfondire gli argomenti sono pure finanziati con soldi pubblici.

Meglio non cadere, comunque, nella solita retorica contro la stampa. Molto più utile darsi da fare a cercare le fonti di informazione più attendibili.

In ogni caso, Tgcom. com credo non sia mai brillato per affidabilità e serietà.

mercoledì 2 luglio 2008

Undicesimo, non infastidire i pellegrini

Sydney si sta preparando all'invasione dei giovani pellegrini della GMG, che in inglese cambia acronimo: WYD.
Per proteggere i pellegrini, giovani o attempati, che arriveranno all'ombra del grande attaccapanni d'acciaio (l' Harbour Bridge), saranno multati fino a 5500 dollari coloro che attenteranno alla loro tranquillità manifesteranno il loro dissenso, attraverso magliette offensive o slogan, oppure semplicemente spostandosi con lo skateboard.

Gli abitanti di questa metropoli, solitamente pulita, ordinata e sicura, si sono alterati, poco dopo lo scoop del Sydney Morning Herald si sono prodigati nel creare magliette di protesta. Qui sotto alcune di queste magliette (foto prelevata dal Sydney Morning Herald).I sondaggi danno al 90% la contrarietà al provvedimento.
Pure "Don" Frank Brennan, avvocato ed elevato esponente della Chiesa Cattolica Australiana ha condannato la legge definendola contraria alla libertà civile e agli insegnamenti della chiesa, come definito dall' enciclica "Pacem in Terris" del 1963.

Tra dichiarazioni di facciata e prese di posizione ufficiali, comunque, sembra che l'organizzazione dell'evento voglia cautelarsi impedendo che l'evento sia palcoscenico per manifestazioni per l'aborto, la contraccezione e contro gli abusi (sessuali e non) del Clero.

Ho assistito ad alcune celebrazioni della messa cattolica in Australia. Personalmente ritengo sia affrontata in modo così diverso da come viene affrontata in Italia, da essere quasi più attraente, e sicuramente molto, molto differente.

La cosa che più mi ha colpito sono i 5 minuti, quando appena iniziata la celebrazione, il prete, si siede e invita i presenti a fare conoscenza e scambiare un saluto e un "come va'?" con il vicino di seggiola.

martedì 1 luglio 2008

Il borgo di Montemarcello

Montemarcello è una privilegiata terrazza sul mare.

Da un versante della collina su cui è adagiato si possono vedere le spiagge toscane, dall'altro, la costa ligure che si immerge nel tirreno. Meno angusto e più pianeggiante rispetto a Tellaro, ma con gli stessi viottoli che riservano sempre sorprese ad ogni angolo.
Ai piedi di Montemarcello c'è una spiaggia accessibile solo via mare o da una lunga e ripida scalinata scavata nella scogliera.
Se si ha la fortuna di passarci alla sera, il tramonto su Portovenere è indimenticabile.

Abbiamo visitato questo borgo alla sera, prima di cenare al Pescarino, un ristorante annegato in un uliveto pochi chilometri prima del centro. Il servizio è ai massimi livelli, come anche il conto finale. Il servizio è ottimo, il locale molto caratteristico, ma la cucina, almeno per quello che abbiamo potuto assaggiare, non è allo stesso livello.
Consigliato solo per chi non riesce a pranzare se non viene servito con i guanti bianchi.