venerdì 30 maggio 2008

Dal Montello a San Donà, Ernesto Brunetta, Istresco editore

Questo libricino (80 pagine comprese numerose foto d'epoca) era nel pacco gara della trevisomarathon. L'ho tenuto per un po' sulla scrivania, poi, per curiosità, l'ho letto in due serate.

L'argomento storico è affrontato con serietà, le vicende sono documentate, i riferimenti ai luoghi sono precisi e non c'è nessuna faziosità, retorica o partigianeria da parte dell'autore.

E' ideale per chi vuole conoscere le vicende del fronte orientale della Grande Guerra in un paio d'ore. Ottimo punto di partenza per ulteriori approfondimenti.


Dal Montello a San Donà
La battaglia del Piave 1917-1918
Di Ernesto Brunetta
codice ISBN-13: 9788888880358
Editore: Istresco


martedì 27 maggio 2008

Mother Russia and Gian

Mosca, quando guardata da un punto di vista non turistico, ha sempre un certo fascino ...

lunedì 26 maggio 2008

Strade d'Oriente, Maroso e Fiorin, ediciclo editore

Ho terminato la lettura con il senso dell'occasione persa.
Un gruppo molto vario (per età ed interessi) di cicloamatori organizza una spedizione da 12000 km, da Venezia a Pechino, attraverso l'Antica via della Seta.
Il racconto oscilla tra l'asciutezza di un diario e la pesantezza delle descrizioni del loro coinvolgimento emotivo. L'emozione scema, nel lettore, quando viene spiegata nei dettagli.
Lo stile probabilmente riflette fin troppo l'autore, insegnante in pensione.
E dire che l'occasione sarebbe ghiotta ... con un viaggio così ...
Il vero autore del libro della spedizione, probabilmente, doveva essere Alberto Fiorin, che sfortunatamente si è rotto l'omero dopo 30 km dalla partenza ed è stato costretto a lasciare il gruppo dopo la caduta.
Risulta quasi più interessante, il viaggio virtuale di Alberto, al termine del racconto del viaggio. Il secondo autore narra le sue peripezie negli ospedali: operazione, riabilitazione, riflessioni, dolore fisico e psicologico per l'occasione persa. Molto più riflessive e personali queste ultime 10 pagine.
A mio giudizio, la parte più interessante assieme alle foto.

Consiglio: c'è di meglio per quanto riguarda i racconti di viaggio in bicicletta, ma se proprio avete finito la bibbliografia ...

Strade d'Oriente
In bicicletta da Venezia a Pechino
Di Aldo Maroso, Alberto Fiorin
codice ISBN-13: 9788885318953
Editore: Ediciclo

giovedì 22 maggio 2008

La fusione fredda giapponese: l'Arata phenomenon

Proprio oggi che Scajola annuncia che entro 5 anni si riprenderà dal vecchio nucleare, in Giappone Yoshiki (o Yoshiaki) Arata è riuscito a riprodurre il fenomeno della "fusione fredda". In poche parole è riuscito a fondere il deuterio in elio4 usando la struttura esagonale del palladio per facilitarne la reazione.

L'esperimento, avvenuto davanti ad un pubblico competete e selezionato ha dato esito positivo sia qualitativamente che quantitativamente. Cioè grazie all'energia sviluppata dalla reazione è stato possibile muovere un motore a pistoni Stirling. Successivamente è stato possibile dimostrare la produzione di elio4 in quantità compatibile con l'energia prodotta.

Il giorno precedente all'esperimento Francesco Celani dell'ENEA anticipava in una interessante mail ai colleghi l'esperimento che si doveva tenere. Dalla mail trasuda il clima di attesa e le grandi aspettative.

Fleishmann e Pons di anno in anno passano da geni a truffatori. Speriamo che sia la volta buona per fare chiarezza.

Notizia:
da il Sole 24 ore
il Samurai Yoshiki Arata

Approfondimenti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_fredda


martedì 20 maggio 2008

Archeonight: una serata da antico romano

Riusciresti a mangiare speck (Perma), pesce macerato, zuppa di farro, acqua con aceto e miele e torte di ricotta e aglio?
No? Allora ad un baccanale dell'antica Roma ti guarderebbero male ...
Tutto questo (tranne il pesce macerato, per non far fallire la manifestazione) era possibile assaggiare alla contestualizzazione storica organizzata dal Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna (TV).
Sfruttando l'evento "Archeonight", una iniziativa nata in Francia, che permette l'accesso gratuito ai musei fino a mezzanotte. Per ricreare l'atmosfera di un baccanale romano c'era un gruppo teatrale in costume d'epoca.
In una saletta un proiettore dava alcuni film sull'epoca (Asterix il gallo tra gli altri).
Infine, un breve concertino di flauto traverso. Volendo, degli acconciartori poteva sistemare i capelli alla moda dell'antica Roma e coprire chi voleva con mantelli da senatore romano.

L'entrata al museo era gratuita. Nella parte tradizionale era possibile visitare, toccare e guardare al microscopio vari minerali e passeggiare tra esempi di fauna locale attuale e passata.
Nella villa che ospita il nuseo è ospitata attualmente una mostra temporanea ("Vulcano e i metalli"), dedicata soprattutto ai ragazzi delle scuole elementari.
Ogni mezzora partivano le visite guidate per gli adulti, anch'esse gratuite.

Ottima iniziativa, forse tra le prime nelle quali mi intrufolo in cui la parte culturale è molto migliore del buffet ...

Il vangelo secondo la scienza, Piergiorgio Odifreddi

Non è un libro per chi cerca risposte, seppur parziali, seppur personali, dall'illustre logico torinese.
Non è un libro per chi cerca una argomentazione autorevole per giustificare l'ateismo.
Non è un libro per chi cerca di affrontare con razionalità la propria esperienza spirituale.

Meno pesante e rigoroso di "Il Diavolo in cattedra", porta con successo l'attenzione sulle stranezze che si ottengono quando si proietta sul reale l'universo metafisico.
Non si troverà nel testo una dimostrazione rigorosa delle deduzioni, induzioni, sillogismi dell'autore. Bisogna prenderlo un po' cosi' ...

Interessante l'elenco dei modi che le grandi religioni hanno di affrontare i grandi temi (creazione, bene e male, etica, ...) e il confronto che ne consegue.
Interessante la storia del tentativo di trovare la dimostrazione scientifica dell'esistenza di Dio. Curioso che sfoci in un piccolo "Teorema di incompletezza" delle religioni.

Per chi è interessato all'argomento è un libro "obbligatorio". Da sconsigliare a chi si fa sedurre dal titolo e ricerca la soluzione di argomentazioni che l'uomo discute da un millennio.



lunedì 19 maggio 2008

Mobilifici Associati: ma allora è un'abitudine!

Il post precedente riguardo la mia esperienza con la sede di Marcon di "Mobilifici Associati Italia" ha ricevuto nomerosi commenti, sia da parte di clienti incavolati, sia da ex lavoratori delusi dal metodo di lavoro.

Grazie a tutti! Mi sento meno solo ...
Altri commenti si possono trovare qui, qui e qui, oppure nei più comuni di ricerca, scartando tra le innumerevoli proposte di lavoro dell'azienda.

Mi piacerebbe che lasciasse qualche commento anche chi è stato messo in gardia da questi pareri e, seguendo il nostro consiglio ha preferito non perdere tempo al negozio, e non rischiare l'acquisto visto che in caso di problemi l'assistenza si dimostra parecchio problematica.

Da parte mia non ci sono novità: continuo a sollecitare il rimborso ma puntualmente sono rimbalzato. Non riesco a parlare nemmeno con l'amministratore. Ormai, visto che il rimborso se n'è praticamente andato con le telefonate, è solo una questione di puntiglio, ma sono paziente e non mollo.

Sto valutando quale altra azione sia possibile intraprendere. Senz'altro, se un giorno passassi per Villatora di Saonara (PD) suonerei al campanello dell'amministrazione, almeno per vedere se hanno il coraggio di aprire.
Una mezza giornata libera si potrebbe spendere facendo volantinaggio fuori allo show room di Marcon e parlare direttamente con i clienti che stanno entrando. Si potrebbe anche raccogliere una petizione da parte di tutti coloro che richiedono risarcimenti o hanno subito problemi a causa della loro poca competenza e della scarsa assistenza. Questa pubblicazione, potrebbe essere mandata direttamente in direzione. Se qualcuno ha intenzione di intraprendere qualche iniziativa si faccia vivo! Potrebbe trovare dei sostenitori ... ;-)
Per il momento continuo ad avvertire amici e a parlarne nel blog. Di aver allontanato da Marcon parecchia gente.

Aggiornamento: l'assistenza mi ha risarcito di quanto richiesto, dopo circa 10 mesi di attesa. La pratica, tuttavia, è ancora in elaborazione. Il risarcimento mi è stato inviato al telefono, quasi per disperazione, dopo innumerevoli telefonate.

P.S. #1: la foto qui a fianco mostra il "più valore" che hanno applicato direttamente al mio acquisto
P.S. #2: lo so che non è la stessa cosa, ma venerdì "Venetarredi" (Castelfranco Veneto) mi ha consegnato il divano dopo il mese concordato, il giorno in cui andava bene a noi, i montatori senza fretta mi hanno spiegato come eventualmente smontarlo, come lavarlo e sfoderarle, ecc. Pienamente soddisfatti, ci ricorderemo di loro se ne avessimo ancora bisogno.



giovedì 15 maggio 2008

Serenissima morale

Qualche hanno fa mi spiegarono la storia del "ponte delle tette". Si trova nel sestiere di San Polo. In tutta la zona delle Carampane, c'erano case di tolleranza, una di queste si trovava sopra al ponte. Una legge della Serenissima Repubblica permetteva alle prostitute di allettare i passanti appoggiando i seni scoperti sul corrimano del ponte, rimanendo tuttavia vestite.
Lo scopo della legge era quello di evitare che gli uomini peccassero "contro natura" incentivando un "sano" sesso a pagamento.
Ieri sera ero a teatro. Un gruppo di liceali davano "Casanova, Venezia e l'amore".
Durante la classica e interminabile fase di presentazione degli interpreti e di saluti finale ho pensato al clima che ci doveva essere a Venezia durante la Serenissima.
Per quanto riguarda gli abitanti:
  • - la morale accettata era quella dei matrimoni di convenienza, eventualmente arrangiandosi in qualche modo per soddisfare l'istinto sessuale
  • - usanze libertine non accettate ma abbastanza diffuse e praticate non solo da permettere le avventure in stile Giacomo Casanova, ma anche da favorire la sua fama e in seguito la sua leggenda
  • - tendenza all'omosessualità e alla pedofilia
Le autorità erano conservatrici per la morale e cercavano di evitare scandali e non intaccare la moralità comune. Obiettivo comune e metodi propri: case di tolleranza per Doge (pragmatico), inquisizione per la Chiesa (inflessibile).

E' difficile cercare una situazione simile al giorno d'oggi. Vien voglia di citare Amsterdam, ma il paragone a mio avviso è fuorviante. Si tratta di una città sostanzialmente libertina (se non depravata) e una classe dirigente a suo modo che moralizzante.
Il fatto di non riuscire a trovare paragoni, forse, dipende dal fatto che con l'arrivo della democrazia, la morale, i costumi e la tradizione non sono più un bene da difendere.
A meno che non lo voglia la maggioranza ...

giovedì 8 maggio 2008

Montagnana, città murata del padovano.

Per andare alle Cinque Terre abbiamo scelto di percorrere la Statale Padana Inferiore da Padova fino a Mantova. Sosta programmata: Montagnana, in provincia di Padova. E' una città murata, piccola e tranquilla, con un duomo gotico maestoso e vie e piazze che conservano l'idea della vecchia cittadina agricola della bassa veneta.

Ne parlo qui.

mercoledì 7 maggio 2008

Lerici e San Terenzo

Lerici è una cittadina di circa 11 mila abitanti adagiata sulle colline che si immergono nel Tirreno a sud di La Spezia. Abbiamo soggiornato qui per tre notti per visitare le vicine Cinque Terre e altri piccoli borghi (Tellaro e Montemarcello). Del B& B dove abbiamo pernottato ho parlato qui.
Castello di Lerici
La sua posizione e i collegamenti forniti dai mezzi pubblici la rendono senza dubbio adatta alla visita di questo tratto di costa. Inoltre, la spiaggia, le strette viuzze Medievali (via Cavour) il Castello e le seppur brevi spiagge la rendono piacevole anche per un breve soggiorno. Per non parlare della cucina ...
Ne ho parlato ampiamente qui.

lunedì 5 maggio 2008

B&B "il Giardino", a Lerici

Per la visita alle cinque terre abbiamo scelto Lerici (La Spezia) come "sede di partenza". A posteriori si è rivelata una scelta molto azzeccata.

E' difficile trovare una sistemazione a prezzi decenti in città. L'accesso limitato ai soli veicoli con contrassegno la rende abbastanza esclusiva, e perciò i prezzi lievitano.
Abbiamo soggiornato nel Bed end Breakfast "il Giardino", gestito da una simpatica famiglia lericina. I 70 euro per la doppia che ci sono stati chiesti sono abbastanza adeguati. Era compreso un permesso temporaneo per l'accesso in auto alla città e per il parcheggio pubblico, che però si trova a mezz'ora dal B&B. L'accesso non è dei più facili: si può scegliere tra una vertiginosa scalinata di qualche centinaio di metri oppure un percorso un po' più lungo ma più suggestivo, attraverso via Cavour (bella viuzza pedonale con ristoranti e negozi) e via 22 settembre.

Davide e Marina, i gestori del B&B sono accoglienti ed espansivi. Davide ci preparava la colazione al mattino e si dilungava piacevolmente in racconti riguardo le feste che organizza per gli amici, la vecchia Lerici, il suo precedente lavoro ai caniteri navali, i locali dove mangiare le cose più tipiche, ecc. Tanto da bruciare le brioches due mattine su tre ...
Gli aspetti negativi: letti non troppo comodi, tapparelle che non si chiudono del tutto, poco isolamento acustico con le altre due stanze di ospiti.
Gli aspetti positivi: accoglienza e disponibilità della famiglia, posizione strategica, sia per la visita del paese che per La Spezia e Cinque Terre, facilità di trasporti (bus per La Spezia, traghetti per Cinque Terre, Portovenere, Portofino).

Giudizio positivo, quindi, sempre che non sia un problema una camminata in salita.