venerdì 10 luglio 2009

L'ultima scoperta della scienza: bere quando si ha sete

L'International Marathon Medical Directors Association (IMMDA) ha recentemente rilasciato la lunga attesa lista di direttive sulla idratazione per chi fa sport di lunga durata. Contrariamente a quanto genericamente condiviso dalla mentalità generale degli sportivi, influenzata dall'insistenza degli sponsor, sembra che la più grande novità sia l'invito di "bere quando si ha sete".
L'aggiornamento a queste direttive sono state richieste dopo alcuni casi di iponatremia (sovraidratazione con diluizine dei livelli di sodio nel sangue) culminati con una giovane donna morta alla maratona di Boston del 2002.
La sete sembra sia un perfetto regolatore dell'effettiva necessità di assumere liquidi.
E' normale terminare una maratona con 1-2% di disidratazione. Gli atleti spesso terminano in condizione peggiori perchè la competizione nei tratti finali non permette loro di prendersi del tempo per bere.
Contrariamente a quanto si può pensare la disidratazione è un problema più imprtante per chi termina la maratona in 3-4 ore rispetto a chi la percorre a ritmo lento (5 - 6 ore). In questo caso si dovrebbe bere normalmente e il consumo di liquidi non è eccessivo.
Anche l'usanza di approfittare di ogni ristoro per bere almeno qualche sorso sarebbe sbagliata. Non tiene conto di enorme differenze tra gli atleti (peso, attitudine, ritmo di corsa).

Per molto tempo si è pensato fosse necessario anticipare la sete, bevendo prima di sentirne l'esigenza, perchè, si dice, quando si ha sete è ormai troppo tardi, si è sulla via della disidratazione. In realtà sembrerebbe che il meccanismo della sete, evulto per millenni su diverse specie animali, da cui dipende la loro vita e morte sia un ottimo indicatore real-time dell'esigenze di liquidi. Sicuramente molto meglio che indicazioni teoriche esterne.

Per quanto riguarda i sali minerali, i nutrizionisti concordano che con una dieta normale, 1 o 2 ore di corsa non necessitano di una particolare reintegrazione salina. In ogni caso la IMMDA consiglia le bevande sportive dopo 30 minuti di corsa per la presenza di carboidrati (zuccheri) ed idroliti.
In ogni caso le indicazioni generiche potrebbe essere completamente diverse dalle necessità individuali. Ognuno è fatto a modo suo. Ci possiamo conoscere meglio osservando il colre delle urine, la perdita o aumento di peso dopo una corsa.

A riguardo, come scrissi nel resoconto, durante l'ultima maratona a cui ho partecipato (Treviso 2009) pioveva a dirotto e non avevo sete. Mi sforzavo anch'io di bere durante i ristori, ma subito dopo qualche sorso mi doleva il fegato. Alla fine ho rinunciato e ho percorso gli ultimi 10 km senza un sorso d'acqua.

Informazioni recuperate su Active.com

2 commenti:

Fabiobianco ha detto...

Effettivamente anch'io, più di una volta, mi sono trovato a bere avendo la sensazione di stare facendo un dispetto al mio fisico...
Sono convinto che solo con il tempo e l'esperienza si può riuscire a capire meglio il proprio fisico e a regolarsi di conseguenza.

Anonimo ha detto...

il nostro corpo ci conosce meglio delle indicazioni generiche :)
salù drio