giovedì 26 febbraio 2009

Chi ben comincia ...

Aggiornamento sull'Obamometro.
Dopo circa un mese e mezzo dal giuramento di Barak Obama come presidente degli Stati Uniti d'America, l'obamometro di cui parlai segnala che la strada è lunga ma si sta comnciando a fare qualcosa. Di fronte alle 510 promesse fatte in campagna elettorale, 465 non sono ancora state affrontate, ben 16 sono state mantenute. A parte l'aumento di truppe in Afghanistan, riguardano la politica interna (tasse per i redditi bassi, assistenza ai minori, ma anche portare l'acqua potabile in case che ne sono prive, eliminazione degli arbusti che potrebbero provocare incendi, ecc.).
5 promesse riguardanti la politica economica interna hanno trovato un compromesso, 2 promesse sono state disattese: quella di permettere un dibattito pubblico ai disegni di legge per almeno 5 giorni e di fornire un credito d'imposta da 3 milioni di dollari per le aziende che aumentano il personale.
Una è in stallo: la proposta di eliminare il prelievo del 15% sui pensionamenti.
Le 21 in corso d'opera affrontano i temi del web, dei finanziamenti militari, finanziamenti ai mutui immobiliari, l'ecosostenibilità e politica energetica.
Tutto sommato non c'è male per essere agli inizi.

Tremonti non vuol parlare di Unicredit

Su youreporter.it il video di Tremonti che lascia una intervista quando il giornalista della CNBC (il più seguito network usa di economia) espone una domanda su Unicredit.

Rigatti su Raitre

Come annunciato, martedì sera Emilio Rigatti era ospite di TG3 Linea Notte in collegamento da Trieste. E' stato presentato dopo la panoramica sulle notizie del giorno dal giornalista Mannoni che conduceva la trasmissione.
A Mannoni non gliene poteva fregare di meno e l'ha presentato un po' come un fenomeno da baraccone, interrompendolo quando si dilungava e, in un paio di occasioni non gli ha permesso di terminare il discorso e si è rivolto ad altri ospiti.
Gli è stato chiesto che ne pensa della svolta nucleare dell'Italia. Il nostro non si è fatto imbrigliare nella figura dell'ambientalista che va in bici e non vuole inquinare e ha risposto che pur non essendo un esperto si ritiene sostanzialmente contrario, per il fatto che l'energia nucleare non risolverebbe i problemi di indipendenza energetica, di smaltimento dei rifiuti e di costi dell'energia.
Infine Rigatti ha potuto dire due parole sul libro, sul rapporto del nordest con Istria e Dalmazia, e sul viaggiare lento. Mannoni gli ha chiesto di Altan e Rumiz, più familiari al pubblico di Rai 3. Inscatolato nel monitor dalla sede di Trieste, Emilio sembrava emozionato e un po' in gabbia.
Un totale di 5 minuti sparpagliati in mezz'ora di trasmissione. La cosa peggiore è che il ritmo che il frenetico Mannoni cercava di tenere, fermandolo quando parlava per più di 10 secondi, era in completa antitesi con lo stile Rigatti: lentezza, ascolto e riflessione.
Se non lo conoscessi già probabilmente non mi avrebbe convinto a comperare il libro.
Ediciclo e Rigatti, hanno bisogno di queste ospitate per farsi conoscere, però sono sicuro che sapranno valorizzando la passione che mettono nel loro lavoro in occasioni più rispettosi della loro dignità professinale.

Ci vorrebbe Sherlock Holmes

Per chi ha visto qualcosa o sa qualcosa, o ha sospetti, segnalo:
http://chihacorrottodavidmills.blogspot.com/

mercoledì 25 febbraio 2009

Terza generazione e terza età

Berlusconi chiede a Sarkozy una mano per fare 4 centrali nucleari nei prossimi 10 anni, e il presidente Francese gli vende il suo supporto per quelle di terza generazione, che saranno già vecchie tra dieci anni.
I Francesi ammortizzeranno la ricerca che è riuscita a mettere a punto questi impianti. Noi ci terremo queste centrali per altri 50 anni mentre il resto del mondo (Francia compresa) fa un salto in avanti.
Non sono contrario al nucleare, anzi, credo che da qualche parte si debba cominciare. Sarebbe un peccato, però se ci mettessimo sulla scia delle altre nazioni, un passo indietro, pronti a sfruttare, pagandole per bene le loro conoscenze.
Tagliare i fondi alla ricerca scientifica e all'istruzione, per poi comprare all'estero le competenze tecnologiche può essere vantaggioso economicamente nel breve periodo, però relega l'Italia ad essere un paese di serie B, che seguirà per sempre la leadership di altri paesei, sia in Europa che nel mondo.
E' falso, imho, che il nucleare è il futuro. Lo era 50 anni fa. Se vogliamo parlare di futuro parlamo di fusione nucleare e di microgenerazione.
Eppoi sentire un anziano che ci dice cosa è il futuro, mi sembra abbastanza paradossale.

UPDATE: ottimo post su cinico.net. Per chi non ha tempo di leggere, e per i bambini, visto i toni inverecondi dell'autore, riassumo i motivi del parere negativo verso il nucleare:
- In Finlandia si sta costruendo l'nica centrale europea di nuova generazione. E' in ritardo di anni e sta costando 3 volte quanto previsto.
- Secondo l'Agenzia per l’energia nucleare, l'uranio basterà per altri 60 ani circa. Se aumenterà il numero di centrali, terminerà prima e l'energia nucleare non sarà più a buon mercato.
- L’associazione Climate Progress (favorevole al nucleare) ha spiegato che l’energia nucleare è troppo cara, vedi il "Business risk and costs of New Nuclear Power"
- Prendere ad esempio la Francia che percola uranio nel Rodano e contamina anche dei lavoratori per poi andare a comprare energia dalla Germania che è uscita dal nucleare per entrare nell'eolico e solare

lunedì 23 febbraio 2009

Uno due

Il doppio Spinoza di oggi (1,2) può mettere a repentaglio la vostra reputazione nei confronti del collega che vi sta di fronte.
Contegno, per favore, contegno ...

Ritrovato in una valigia il corpo di un amministratore di condominio. Era diviso in millesimi.

Gli elettori di destra non vogliono Mastella. Eh no, belli, adesso è di nuovo il vostro turno.

L'Ue lancia la proposta alle case produttrici: unico caricabatterie per tutti i cellulari. Chissà che fila per ricaricare.

Rigatti al TG3

Il nuovissimo blog di Ediciclo, la casa editrice di Portogruaro dedita alle due ruote (senza motore) annuncia trionfale che martedì 24, uno dei suoi assi, il maestro delle medie Emilio Rigatti, nonché viaggiatore a pedali, sarà ospite di TG3 Linea Notte, in onda dopo la mezzanotte su rai 3 sotto la conduzione di Mannoni, per presentare Dalmazia, Dalmazia, sua ultima fatica.
Il post sembra un comunicato stampa, secco e preciso. Mi sembra di vedere il sindaco di un piccolo comune che riceve la visita di una autorità.
Mette il vestito buono, misura le parole e crea l'entusiasmo con il valore delle parole.
Complimenti! Speriamo che continuino entrambi a lavorare con passione.

Quad sul Grappa

Apprendo dal Gazzettino di Treviso che il raduno dei quad sul Monte Grappa, organizzato dall'associazione "quad bassanese" è stato fatto vittima di sabotaggi. Indicazioni stradali demoliteo alterate, chodi sulla strada hanno creato una moria di gomme e un ricovero all'ospedale. Tra le altre, anche alcune vetture di turisti e un trattore sono rimasti con le ruote a terra.
Quaste azioni da guerriglia sono da condannare senza mezzi termini e senza possibilità di cattiva interpretazione.
Da condannare, anche, ma questo è solo un parere mio manifestazioni di questo tipo. Che senso ha portare centinaia di mezzi puzzolenti e rumorosi a rovinare i sentieri e la tranquillità sul Grappa.
Gli organizzatori sostengono: "Noi cerchiamo di valorizzare il Grappa, loro di distruggerlo". Io credo che valorizzare un territorio non sognifichi portarci il maggior numero di persone possibile. Credo poi, che sabotare e ferire gli ospiti indesiderati non sia, parimente, il modo migliore per valorizzare il territorio.
Che bello sarebbe stato se si fosse fatta un po' di pubblicità, si avesse chiamato a raccolta un po' di gente che voleva difendere il Grappa dai motori e ci si fosse messi a camminare per le strade, costringendo i quad ad andare a passo d'uomo.
Perchè non pensarci prima?

Lingue moribonde

L'Unesco usa google map per censire le lingue a rischio estinzione. In realtà i contenuti sono generati dagli utenti e verificati poi dai ricercatori.
E', a mio avviso, significativo che un ente "super partes" usi user generated content per avere le sue informazioni. Alla faccia di coloro che ritengono questo genere di informazioni poco credibili. La polemica delle informazioni su wikipedia, per esempio, è fatto solo per fare sensazionalismo. Se sai cos'è, ovvio che non prendi per oro colato ciò che ci sta scritto. Molto più pericoloso, imho, quando la treccani.
Secondo l'Unesco, in Italia ci sono 4 lingue a rischio estinzione:

- Toitschu, parlato da 200 persone nel villaggio di Issime nella val d'Aosta
- Croato molisano, parlato da 5 mila persone nel molisano e da alcuni emigrati in Australia
- Griko, parlato da 20 mila salentini
- Gardiol, un dialetto piemontese della calabria, derivato dal provenzale alpino. Sono rimasti in 340 a capirlo

I luoghi dove si concentra la maggior parte delle lingue estinte è l'america nord occidentale e centrale, l'area caucasica, e le isole polinesiane.
Dalle nostre parti si è estinta la lingua dalmata, altre sono andate perse nella manica e nella Bran Bretagna e nel Marocco. In generale sono luoghi di confine, e quindi, di guerra ed invasione.

venerdì 20 febbraio 2009

Casa nostra

Paolo ha scovato una sensazionale foto di una eclissi di terra fatta da una sonda giapponese. La terra si frappone tra la sonda e il sole, svelando in controluce la sottilissima pellicola d'aria che è tutto e solo il nostro spazio vitale. La foto forse ci fa sentire molto soli, però permette di capire quant'è preziosa questa nostra casa che ci permette di vivere.

mercoledì 18 febbraio 2009

Pronti per la Duerocche?

Sono disponibili le iscrizioni alla Duerocche, la più antica manifestazione podistica del Triveneto. Finalmente da quest'annno è possibile iscriversi attraverso Activeeurope.
Un modo più semplice e sicuro del metodo semi online dell'invio della ricevuta del bonifico.
Il volantino è qui.

Il paese è letale

Non ho visto Sanremo ieri sera e non ho ancora sentito il pezzo degli afterhours, per, dopo aver letto alcuni commenti, sembra che abbiano fatto un figurone. Non si sono venduti, come alcuni temevano.
Il fatto che siano stati eliminati e che al termine della loro esibizione sia calato il gelo, con applausi sommessi, è un attestato di qualità.

Fermilab in rimonta

Il bilancio dell'incidente al CERN che ha ritardato l'avvio dell'LHC potrebbe costare carissimo per il laboratorio europeo. Come afferma Lyn Evans del Cern (riportato da Antonio Dini): l'incidente "potrebbe costarci il più importante risultato nella storia della Fisica". Oltre a vari Nobel, notorietà, finanziamenti si rischia un posticino nella storia della scienza.
Il Fermilab, che già 4 mesi fa produsse evidenza di una anomalia statistica interpretabile come un indizio per qualche particella esotica, fa sentire sempre più il fiato sul collo. Sembra infatti che abbia recuperto il gap (energetico e tecnologico) e che presto potrebbero essere loro a creare le condizioni per lo studio dell'esistenza del bosone di Higgs, l'ultimo pezzo di scotch che tiene in piedi il castello di carte del Modello Standard.
Chissà se Marco, terminati i suoi impegni mondani ;-) potrà darci un suo parere ...

lunedì 16 febbraio 2009

Errai

Ieri sera ho visto l'intervista a "Che tempo che fa" di Erri de Luca e mi son detto, ma com'è interessante 'sto scrittore qui. Lo cerco su wikipedia e scopro che negli anni '70 è stato alla guida di Lotta Continua.

Ai Mulini, mangiare del buon pesce alle porte di Treviso

Il ristorante "Ai Mulini" si trova a ridosso del Fiume Sile. I mulini che lo circondano sono ormai dei ruderi, che contribuiscono a creare il senso di abbandono e di malinconia.
Nelle giornate soleggiate, però, il Sile è molto vitale con le sue oche e folaghe, e passeggiare in riva è piacevole.
Peccato che il ristorante non abbia una terrazza sul fiume. D'estate si può comunque cenare all'aperto.
La cucina è di tipo tradizionale a base di pesce, poco ricercata ma ben curata. La signora Maria o qualche altra cameriera che l'aiuta, consiglia sempre i piatti freschi a disposizione. Non ci sono menù, se non a richiesta.
Con gli antipasti ci si può togliere più di uno sfizio, con crostacei, tartan di salmone o tonno, granseola, crudi o semplicemente bolliti.
Abbiamo assaggiato un primo di spaghetti alla busera e di tagliolini ai broccoli e gamberetti. Molto meglio i secondi, anche se abbastanza piccanti.
La griglia è ottima. Abbiamo assaggiato un rombo in due, più che sufficente. Nessun condimento viene aggiunto al pesce grigliato. La sua qualità è senz'altro ottima.
L'accoglienza e il servizio sono buoni, il locale è elegante, pulito ma semplice. Rischia di essere un po' affollato nei momenti di maggior affluenza.
Il prezzo è adeguato alla norma. Sale con gli antipasti più ricercati.
C'è chi dice che per cucinare il pesce, del buon pesce, il cuoco non deve essere troppo creativo. Deve, piuttosto, lasciare che emerga il suo sapore naturale, attraverso la freschezza degli ingredienti, i giusti tempi di cottura e le temperature adeguate.
Costoro apprezzerebbero sicuramente questo ristorante.

venerdì 13 febbraio 2009

E' come il baccalà: dopo tre pagine puzza

Il vento dei fiordi
In Bicicletta da Venezia a Capo Nord sulla rotta del Baccalà
Di Alberto Fiorin
Ediciclo
codice ISBN-10: 8888829598
codice ISBN-13: 9788888829593


Non riesco a parlarne troppo male perchè ammiro chi ha compiuto il viaggio. Però ci sono due motivi fondamentali per i quali è stata una sofferenza portare a termine il libro:

  1. Non è il mio stile di viaggio. Più che un viaggio è una transumanza. Dopo aver attraversato per lungo tutta l'Europa le immagini che restano al lettore sono solo i panorami che si possono vedere dal sellino. La numerosità del gruppo non permette tagli al programma, la visita casuale del territorio e il contatto con gli autoctoni.
  2. Non mi piace lo stile della narrazione. Troppo diario, troppo tecnicismo. Un atteggiamento molto settario dell'autore allontana chi non fa almeno 10.000 km all'anno. Le parti più intime e personali, sono tirate un po' per i capelli, come la presenza fittizia del nonno commerciante di baccalà.
Tuttavia ci sono 3 cose interessanti:
  1. descrizione delle isole Lofoten e dei giorni trascorsi qui.
  2. la trascrizione del diario di Raffaele Gatti, che nl 1898 da Milano raggiunse Capo Nord. Questo si che è un diario interessante, che sto cercando di scovare.
  3. la descrizione dell'avventura di Guerini, mercante veneziano che affondò nel mare del nord per schiantarsi, dopo giorni in balia del mare, sugli scogli delle isole Lofoten, facendo scoprire a Venezia il baccalà (anzi, lo stoccafisso)
Finale patetico.

mercoledì 11 febbraio 2009

La seconda a destra, poi chiedi al bar

Capita, a volte, alla radio o alla tv di sentire qualcuno suggerire che è possibile raggiungere il proprio sito cercando con google le parole x y z.
E' come quando spieghi come arrivare a casa tua dicendo "arrivato alla piazza, entra nel bar e chiedi di x y z".
Ci si mette nelle mani di uno strumento incontrollabile, come un motore di ricerca o un oste.
L'unica cosa che si può intuire facilmente è che il sito glielo ha fatto qualcun altro.

mercoledì 4 febbraio 2009

Gino Castaldo "promuove" gli Afterhours

Non si può dire che sia entusiasta, però, l'impressione di Gino Castaldo sul pezzo che gli Afterhours presenteranno a Sanremo è piuttosto positiva:

"Sembreranno da tutti i punti di vista i “marziani a Sanremo”. È il fiore all’occhiello del festival, un bellissimo pezzo rock, in cui si intravede non solo la struggente rabbia del “paese reale” di fronte alla desolazione, ma anche un segno di genuina ispirazione musicale"

lunedì 2 febbraio 2009

Incontro con l'autore: Emilio Rigatti

Sabato sera all'Auditorium della bibblioteca di Montebelluna Emilio Rigatti ha presentato l'ultimo suo racconto di viaggio. L' "Italia fuorirotta" è un simpatico diario di viaggio dal Friuli (con l'accento sulla "u" come ha ripetuto più volte) alle porte di Reggio Calabria.
Più che una presentazione è stata una chiaccherata come quelle che ha fatto durante il viaggio con le persone incuriosite che ha incontrato lungo la strada. Ha raccontato gli episodi curiosi, le bellezze che si scoprono senza volerlo girando a casa per la "penisola del tesoro".
Il pubblico, naturalmente, era incuriosito dalle problematiche legate al fatto di spostarsi unicamente in bicicletta (come fare quando piove, quando si ha fretta?). A queste domande il povero Emilio ha dovuto ritirar fuori con molta pazienza le solite risposte che da anni va predicando.
Interessanti, perchè poco raccontati nei suoi libri, tranne un po' in "Minima Pedalia" il racconto delle sue esperienze scolastiche (insegna in una scuola media). Ogni anno organizza una "gita" di due o tre giorni nei paesini accanto in bicicletta, senza, ovviamente mezzi al seguito. Queste uscite permettono ai ragazzi di scoprire il territorio in cui vivono. Scoprono che tra un casello e un altro, al di la del vetro dell'auto, esistono paesi, persone, stagioni, odori, vento, ecc.
La visita a musei, abbazie, monumenti è molto più piacevole, assicura, se ci si arriva con un'oretta di bici, invece di un quarto d'ora di autobus.
Mi ha colpito profondamente il fatto che l'estate scorsa abbia lasciato la bici (per 8 giorni) per scendere a piedi l'Isonzo dalle foci al mare. E' stato tanto impressionato da organizzare, per l'estate prossima un viaggio a piedi in Istria. Dopo l'enorme sorpresa iniziale, ho capito che non c'era molto da stupirsi. Ho erroneamente legato Rigatti alla bicicletta, tuttavia questo legame è accidentale, il suo vero amore è il viaggiare lento, non ha molta importanza come.
Ho una grande stima di Rigatti, la narrazione dei viaggi in bicicletta non ha pari in Italia. Tuttavia non approvo la sua indignazione per le grandi opere viarie, e le modifiche che l'urbanizzazione inevocabilmente causa al territorio. Ci sarebbero moltissime critiche da fare riguardo a come vengono fatte le opere di urbanizzazione, non discuto, però se si può circolare per le stradine dei paesi in bici abbastanza tranquillamente, lo dobbiamo alle austrade che tolgono traffico pesante dai centri abitati.
Le grandi opere medievali che ha incontrato lungo gli appennini, quando sono state costruite, hanno intaccato irrimediabilmente un paesaggio intonso. Tuttavia oggi le ammiriamo estasiati.

I ministri Bondi e Gelmini hanno trovato un accordo che prevede di incentivare la scelta di località italiane come meta delle gite scolastiche. Attualmente quasi il 60% delle scolaresche opta per l'estero.
Una autorevole fonte (mia moglie, che è insegnate) mi ha ricordato che per i viaggi in Italia non viene riconosciuto agli accompagnatori la diaria (riconosciuta invece quando ci si reca all'estero). Anche per le gite di più giorni in Italia viene riconosciuto un solo pasto.