giovedì 2 ottobre 2008

Due zampe e due ruote

La Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) si è un po' ingelosita della prontezza con cui Trenitalia ha accolto le proteste di chi criticava il divieto di ospitare nei treni animali pesanti.
In un comunicato giuntomi dalla newsletter dell'associazione, il presidente Antonio Dalla Venezia dichiara:
"Anche la Fiab ringrazia Trenitalia per la collaborazione a tutela del diritto dei tanti viaggiatori possessori di cani, di viaggiare con il proprio animale e allo stesso tempo di tutelare tutti gli altri viaggiatori, la loro sicurezza l'igiene, la qualità e la salubrità dei vagoni. Ma con quale sottosegretario o parlamentare ci dobbiamo presentarci al tavolo con Trenitalia, affinchè dopo vent'anni di risposte parziali o nulle, vanga finalmente sottoscritto un protocollo nazionale di apertura allo sviluppo del trasporto delle biciclette al seguito sui treni regionali e a lunga percorrenza, che oltre a far bene alla salute individuale e collettiva, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione degli incidenti stradali, fa pure bene alle casse di Tranitalia perchè fidelizza gli utenti di bici e treno?"
Un animale fa tenerezza anche a chi non ce l'ha, e sebbene tutti noi siamo pronti a lamentarci della puzza o del rumore di un cane che si trova vicino a noi in treno, chiunque a priori protesterebbe contro qualsiasi legge che mette restrizioni ad animali non percolosi.
Chi non viaggia in bici è insensibile, invece, alla tematica del trasporto in treno e non da nessun contributo alla pubblica indignazione per la scarsa attenzione riservata alle due ruote.
Eppure non è difficile capire che se alcuni pendolari usano bici+treno, contribuirebbero anche a rendere le strade meno trafficate da ingombranti auto.

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