venerdì 22 agosto 2008

Siamo ancora lontani

Sarebbe fin troppo facile reagire con sdegno alla dichiarazione di Zhang Yimou. Il regista di celeberrime e premiate pellicole, oltre che delle cerimonie di apertura e chiusura dei giochi olimpici di Pechino, sostiene che i diritti umani rallentano l'efficienza dell'occidente.
Solo la capacità di ubbidire agli ordini e il rispetto delle autorità, secondo il noto regista cinese, produce la bellezza che abbiamo potuto ammirare alla cerimonia di Pechino.
Sarebbe fin troppo facile controbattere che l'arte occidentale è frutto del senso di libertà e di benessere di un'artista, seppur spesso supportato da una fase di duro apprendistato.
Sono convinzioni molto, molto lontane tra loro, difficilmente confrontabili dall'interno. Sono suggerite da diverse sensibilità nei confronti dei valori umani. Per noi occidentali è naturale che la libertà individuale sia più importante del rispetto incondizionato dell'autorità. Per cercare un dialogo con altre culture, però, bisognerebbe avere la forza di "relativizzare" la propria morale, e provare a reprimere la tendenza allo scandalo e alla chiusura di fronte a queste dichiarazioni, se si vuole provare a comprendere la cultura e la tradizione orientale.

Ne parla il Sole 24 ore qui.

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