mercoledì 16 aprile 2008

Buoni e Cattivi

Tempo fa ho pubblicato una mail di una amica che aveva avuto una brutta avventura con una azienda che si presentava con un nome formato da sostantivo + complemento di specificazione che non posso ripetere. Per convenzione la chiamerò "La Cattiva".

Dopo qualche mese, ho ricevuto questo commento da parte di un anonimo che si qualifica come rappresentante degli interessi legali di una azienda che utilizza il sostantivo e complemento di specificazione che non si possono nominare. Per convenzione la chiama "La Buona". Sembra che non sia un marchio registrato, pertanto non identifica univocamente una azienda.

Ho fatto alcune considerazioni:
1 - il luogo di provenienza del post sembrerebbe in accordo col fatto che "La Buona" sia diversa da "La Cattiva", quindi tendenzialmente credo al commento
2 - se il post ha provocato problemi a "La Buona" me ne dispiaccio sinceramente. Non ho motivo di dubitarne della professionalità e correttezza, per il semplice fatto che non la conosco e non ne ho mai sentito parlare
3 - non è il mio post che può ledere i danni a "La Buona", ma le persone (come la mia amica) che sono state raggirate, truffate o imbrogliate da persone o aziende che usano lo stesso marchio. Pertanto "La Buona" dovrebbe prendersela con "La Cattiva". Se il mio sito fosse visto da un numero di persone almeno pari a quello che ha avuto brutte esperienze con "La Cattiva" avrei davvero un discreto traffico!
4 - cancellare il mio post non cambia niente. "La Cattiva" continuerà a fare cattiva pubblicità a "La Buona".
5 - "La Buona" dovrebe tutelare il marchio registrandolo, altrimenti non ha nessun diritto su quel nome. Non vedo perchè io non possa pubblicare una brutta esperienza di una amica. Il web è strapieno di commenti belli e brutti di servizi e prodotti.
6 - il tono intimidatorio del commento è inutile, fuori luogo e controproducente. Basta semplicemente farmi notare le mie mancanze e i miei errori e cercherò di porvi rimedio. Raggiungo la perfezione in altri campi, non in questo ;-) (scherzo, eh! per carità, che non si creda che sono presuntuoso ...)
7 - non guadagno assolutamente niente da quel post, se non la soddisfazione di smascherare degli imbroglioni
8 - non è mia intenzione pubblicare cose offensive o denigratorie di persone o aziende
9 - il racconto pubblicato proviene da una mail che probabilmente sta continuando a circolare. Sembra che si stia interessando anche "Mi manda Rai 3". E' meglio che "La Buona" prenda le distanze pubblicamente da "La Cattiva", piuttosto che rincorrere chi racconta le sue esperienze.

Ho preso alcune decisioni:
1 - Per ora nascondo il nome dell'azienda nel post, non sono nè rappresento una associazione dei consumatori, non guadagno niente dal blog e quindi non voglio dedicarci neanche un minuto che non sia di svago ...
2 - Propongo un gentleman's agreement a "La Buona": si presenti, spieghi cosa produce, come lavora, dichiari di non fare e non aver mai fatto uso delle pratiche "scorrette" raccontate nell'esperienza della mia amica. Sarò felice di ospitarla nel blog e di contribuire a rendere chiarezza tra operatori corretti e scorretti.

Resto a disposizione.

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