mercoledì 26 marzo 2008

Traduttore automatico veneto-inglese

Il 25 marzo è la Festa del Popolo Veneto. A questa data, infatti, risale la nascita di Venezia. La ricorrenza (poco pubblicizzata) è stata stabilita da una legge regionale dell'anno scorso. Normale quindi che molti veneti non ne sospettino l'esistenza.

Lo sforzo di identificazione e valorizzazione dell'identità veneta ha fatto un altro passo in avanti proprio il 25 marzo di quest'anno a Mogliano Veneto, dove Luca Zaia, vicepresidente della giunta regionale ha presentato alcune iniziative.
Nel programma c'è un convengo a Sappada il prossimo giugno, strumenti per gli insegnanti che volessero insegnare la lingua, una mappa dei luoghi in cui viene parlata nel mondo, un archivio delle tradizioni orali.
Dulcis in fundo, per far entrare questa antica parlata nel nuovo millennio, un traduttore automatico veneto/inglese e viceversa.
E' un altro esempio di un altro modo di intendere la globalizzazione (vedi un post precedente): non tutto uguale in tutto il mondo, ma tutti i particolari a disposizione di tutto il mondo.
Tra l'altro alcuni termini inglesi si prestano molto all'accento veneto: basta pensare a Gugòl.

Tutte queste iniziative, che hanno trovato la decisiva collaborazione dell'Università Cà Foscari di Venezia, sono giustificate, sostiene Zaia, dal fatto che

"Il veneto è una lingua abitualmente parlata da sette abitanti su dieci della Regione, ovvero da circa 3 milioni di persone oltre che in numerose comunità in tutto il mondo; in veneto è scritta una parte cospicua dei documenti che riguardano la stessa storia d’Italia, quella fatta delle relazioni dei diplomatici della Serenissima [...]; in veneto scriveva uno dei più grandi commediografi italiani, Carlo Goldoni, rappresentato in tutto il mondo, e scrive uno dei più grandi poeti italiani viventi, Andrea Zanzotto; in veneto, prima ancora che esistesse l’italiano, sono stati scritti per secoli i contratti commerciali internazionali, custoditi in Grecia, Turchia e in tutta l’area del mediterraneo"


Da veneto, però mi chiedo: qual'è esattamente la lingua Veneta? El venexiàn, el padovàn, el trevisàn o el Belunès? ... oddio, il bellunese no!!! ...
E se la lingua scelta fosse il trevigiano, di quale tipo sarebbe: de Bassàn, de Castèo, de Fònt, de Conejàn, de Treviso, de Valdobiadene o della Valcavasia?

E l'identità veneta quale sarebbe? Quella aperta, commerciale, multiculturale di Venezia e delle grandi città della pianura o quella schiva, chiusa dei monti del Cadore? Quella adriatica o quella alpina? Capitale Venezia o Cortina?

Credo che il veneto sia una realtà storicamente molto disomogenea, unificata (e non è poco) dalla potenza della Serenissima, la più longeva Repubblica dell'umanità.

Info:
Comunicato stampa della Regione Veneto.

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