lunedì 17 marzo 2008

Australia #4: il centro di Sydney

Il nostro viaggio in Australia a puntate!
Puntata nr 3. Il racconto completo quì.

Terzo giorno a Sydney, sabato 21/07/2007

The RocksCi svegliamo ancora alle verso le due, stiamo riassorbendo un po' il fuso, però continuiamo a fare levatacce.
Facciamo colazione e poi prendiamo il treno per Circular Quay. I mezzi pubblici sono davvero molto efficenti. Lugarno è un paesetto affacciato sulla Botany Bay. La fermata più vicina (10 minuti d'auto) si trova a Mortdale, 20 km a sud del centro di Sydney. In meno di mezz'ora di treno si arriva nel cuore della città.

Ci dirigiamo verso il quartiere di "The Rocks", costruito, appunto in una delle zone più rocciose della baia, in prossimità dell'Harbour Bridge. Questo fu il quartiere dove si insediarono i coloni. Il più antico, quindi.Aprofittiamo del fatto che oggi è sabato per visitare i mercatini, dove prendiamo alcuneHarbour Bridge boccette di olii essenziali di Eucaliptus e Tee Tree.

Saliamo sul ponte al livello della strada, da dove si gode di ottime viste sulla Sydney Cove e sull'Opera House.
Ci sarebbe la possibilità di una visita guidata in cima all'enorme appendiabiti (così è chiamato il ponte). Ci informiamo, si parte in gruppi di 10, con una corda di sicurezza si salgono alcune centinaia di gradini in una passeggiata nel vuoto. Mlù sicuramente avrebbe il coraggio, io invece mi tiro indietro, non voglio morire d'infarto due mesi prima del mio matrimonio ...

OsservatorioDopo aver mangiato in un localino del quartiere ci dirigiamo verso l'osservatorio, un piccolo edificio sulla collinetta che divide Circular Quay e Darling Harbour.
L'osservatorio aveva il compito fondamentale di colcolare l'ora esatta e diffonderla in tutta l'Australia. Ora è poco più che un museo. Trovandosi nel pieno centro della città, non è pensabile possa essere un centro di osservazione.
The Rocks, una delle prime abitazioni di Sydney
Passiamo velocemente per i Botanic Gardens, per un o' di relax tra gli enormi e tipici alberi asiatici. Torniamo in centro e ci mettiamo in coda per salire in cima all'AMP Tower, una specie di pilone con alcuni piani panoramici nella sommità. Le misure di sicurezza per salire la torre sono piuttosto severe. E' possibile anche passeggiare su una terrazza di vetro trasparente, per provare l'ebbrezza di camminare letteralmente nel vuoto!!
Noi passiamo una mezz'oretta in una stanza con una visuale a 360° su Sydney. In una giornata bella come questa, ne vale veramente la pena.Botanic Gardens
Scendiamo e visitamo Victoria Gallery, un edificio vittoriano ora diventato un centro commerciale. Moltissimi edifici di epoca coloniale sono stati acquisiti e ristrutturati per ospitare ampi centri commerciali. E' piuttosto particolare fare shopping in questi edifici ottocenteschi.

Terminiamo il giretto in città percorrendo alcune vie significative, osservando dall'esterno i palazzi.

Troniamo in tempo per fare una doccia e dirigerci in un club italiano per una cena ad orari Australiani: 18:30.
Victoria Gallery
Ceniamo in un club italiano di cui non avrei mai giurato l'esistenza. Uno di quelli che vedi nei film di Alberto Sordi o nei film che vogliono parlare dell'Italia in modo stereotipato. Tutto più italiano che in Italia. Il club si chiama "Abruzzesi e Friulani". Subito ho qualche perplessità sull'autenticità, visto che le due regioni non sono nemmeno confinanti. Il locale, di proprietà del club, si chiama "Fogolar furlan". All'entrata ci accoglie "Lasciatemi cantare" di Toto Cotugno.
Il tutto sembra governato da una regia occulta.
Il menù e i vini sono tipicamente italiani, tranne che per il fish & chips. Molti camerieri parlano italiano, con un accento più meridionale che friulano. Il cibo è discreto, ma, come sempre, troppo unto e grasso.
Alle 8 la pista del liscio è già piena.

(continua ...)

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